SOMW STORIES OF MIGRANT WOMEN
  • Home
  • SOMW018
    • riflessioni
    • Gallery
  • Your Stories
  • News
  • Support the project
  • T.AIM
    • Artists
    • line up
    • T:AIM Workshop
  • Contacts

News & Activities

Transfemminismo: contributo e posizioni inviate dal MFPR

7/12/2019

Comments

 
transfemminismo MFPR
Il transfemminismo è un movimento di resistenza e una teoria che considera il genere, arbitrariamente assegnato alla nascita, una costruzione sociale, strumento proprio di un sistema di potere che controlla e limita i corpi per adattarli all’ordine sociale eterosessuale e patriarcale. Il transfemminismo muove dalla materialità delle vite e delle esperienze trans, femministe e queer, dalla complessità e dalla molteplicità delle collocazioni di genere e sessuali e riconosce l’intreccio tra la matrice patriarcale e quella capitalista delle oppressioni che colpiscono tutte le soggettività che non siano maschi bianchi eterosessuali.

“Il transfemminismo è stato definito dalla studiosa e attivista intersessuale Emi Koyama come "un movimento fatto da e per le donne trans che vedono la loro liberazione come intrinsecamente legata alla liberazione di tutte le donne e oltre". Koyama definisce, inoltre, il movimento come "aperto anche agli altri queer, a persone intersessuali, uomini trans, donne non-trans, uomini non-trans e altri che appoggiano i bisogni delle donne trans e considerano la loro alleanza con le donne trans essenziale per la loro propria liberazione."

Fa parte dei nuovi femminismi e ha ricevuto una grande influenza dall'attivismo LGBT e dalla teoria queer, soprattutto per la visione transessuale, transgender e intersessuale; così come da movimenti antirazzista e postcoloniali, e gruppi politici che cercano l'abolizione della segregazione sociale per motivo di appartenenza a una classe sociale, a una etnia, a un genere o a un orientamento sessuale.
Il concetto di transfemminismo va oltre il difendere l'eguaglianza di genere nella società, bensì ritiene i ruoli di genere una costruzione sociale utilizzata come strumento di oppressione. Si tratta di un movimento di resistenza che intende l'assegnazione arbitraria del genere alla nascita come manifestazione di un sistema di potere che controlla e limita i corpi, per adattarli all'ordine sociale stabilito. Il movimento ha l'intento di ampliare e trasformare i codici che regolano tutte queste costruzioni sociali”.

Possiamo trovare un'analisi critica di queste posizioni nell'analisi che Anuradha Ghandy fa del 'post-femminismo', in cui scrive: “Credono che non esista alcuna categoria fissa, in questo caso, donna. Il sé è frammentato da varie identità: sesso, classe, casta, comunità etnica, razza. Queste varie identità hanno un valore in se stesse... Poiché ogni identità ha un valore in sé, non viene dato alcun significato ai valori verso i quali tutti possono lottare. Considerato in questo modo non c’è spazio per trovare un terreno comune per l’attività politica collettiva. La donna concetto, ha contribuito a riunire le donne e ad agire collettivamente. Ma questo tipo di politica dell’identità divide più di quanto unisce.
L’unità è sulla base più stretta.


I postmodernisti celebrano la differenza e l’identità e criticano il marxismo per concentrarsi su una “totalità” - la classe. Il postmodernismo inoltre non crede che la lingua (almeno le lingue occidentali) rifletta la realtà. Credono che le identità siano “costruite” attraverso il “discorso”. Quindi, nella loro posizione, il linguaggio costruisce la realtà. Perciò molti di loro si sono concentrati sulla “decostruzione” del linguaggio, con un effetto che lascia una persona senza niente - non esiste una realtà materiale di cui possiamo essere certi. Questa è una forma di soggettivismo estremo.... il postmodernismo è estremamente divisivo perché promuove la frammentazione tra le persone e attribuisce un’importanza relativa alle identità senza alcun quadro teorico per comprendere le ragioni storiche della formazione dell’identità e collegare le varie identità... 

Carole Stabile, una femminista marxista, ha detto bene:
“Il pregiudizio anti-organizzativo è parte integrante del pacchetto post-modernista. Organizzare le coalizioni più provvisorie e spontanee è, per teorici sociali e femministi postmodernisti, riprodurre l’oppressione, le gerarchie e le forme di dominio intrattabile. Il fatto che il capitalismo sia estremamente organizzato fa poca differenza, perché ci si oppone a una forma di potere diffuso e polivalente. Né, come ha sottolineato Joreen più di due decenni fa, sembra importare che la mancanza di struttura produca le proprie forme di tirannia. Così, al posto di qualsiasi politica organizzata, la teoria sociale postmodernista ci offre variazioni sul pluralismo, sull’individualismo, sull’agire individualizzato e, in definitiva, su soluzioni individualizzate che non hanno mai - e non saranno mai in grado di risolvere problemi strutturali “. (1997)
​

...il capitalismo, l’imperialismo, ecc. non significa nulla più di una forma di potere in più.
...Enfasi eccessiva sulla liberazione sessuale per gruppi separati di donne, vita separata e lesbismo. Essenzialmente questo significava che questa sezione del movimento delle donne si limita a piccoli gruppi. 

Questo ha influenza anche nel come e su quali basi viene portata avanti la critica alla famiglia da Anuradha Ghandy -
“La trasformazione della famiglia eterosessuale divenne il principale richiamo del movimento femminista borghese e le sezioni più attive tra loro tentarono di metterla in pratica”.

“In relazione al suo ruolo biologico focalizzato sulla famiglia nucleare patriarcale come struttura di base della società in cui è radicata la sua oppressione. Quindi la loro enfasi era sull'opporsi alla famiglia eterosessuale come base principale dell'oppressione delle donne”.
(vedi comunicato conclusivo di NUDM su Verona)

Da “Tutti i rimedi contro l'ingiustizia” - Monde diplomatique giungo 2012
“... Gruppi mobilitati sotto la bandiera della nazione, dell'etnia, della “razza”, del genere, della sessualità lottano per farsi riconoscere una differenza. In queste battaglie l'identità sostituisce gli interessi di classe come luogo della mobilitazione politica – sempre più spesso si chiede di essere riconosciuto come nero, omosessuale, abitante di un certo luogo o ortodosso, piuttosto che come proletario o borghese. La dominazione culturale sostituisce lo sfruttamento come sinonimo d'ingiustizia fondamentale. 
Questa trasformazione rappresenta una deviazione capace di condurre ad una forma di balcanizzazione della società... una correzione della griglia di lettura materialistica...
Nel quadro del riconoscimento, l'ingiustizia non è più legata ai rapporti di produzione, ma alla mancanza di considerazione... questo si applica anche agli omosessuali, alle razze, alle donne...
Le rivendicazioni legate al riconoscimento, che si basano sulle presunte differenze dei gruppi, tendono a promuovere le differenziazioni...

Una soluzione che però non aggredisce le strutture profonde che producono disuguaglianze di classe e disuguaglianze razziali...
Trattando il mancato riconoscimento come un pregiudizio prodotto unicamente dai valori ideologici e culturali, i difensori del modello identitario arrivano a volte a disconoscere la base nella struttura sociale ed ad ignorare l'ingiustizia economica, per concentrare gli sforzi sulla sola trasformazione della cultura, considerata come una realtà in sé... Il culturalismo volgare implica che rivalutare identità disprezzate sarebbe come affrontare le fonti stesse della disuguaglianza economica...
(questo vale anche per coloro che pensano di combattere il maschilismo, sessismo essenzialmente sul fronte culturale, con una diversa impostazione di educazione nella società)

(Mettere in luce l'individualizzazione contro la collettivizzazione – raccoglie differenze, non da una base comune alle varie manifestazioni dell'oppressione borghese – transfemminismo è un'altra forma di oscurare/negare la centralità dell'oppressione delle donne).


Comments

    RSS Feed

    Archives

    August 2019
    July 2019
    June 2019
    March 2019
    December 2018
    November 2018
    September 2018

    Categories

    All
    English
    Events
    Italian
    Italy
    News
    Palermo
    Somw
    T:AIM
    Workshop

Proudly powered by Weebly
  • Home
  • SOMW018
    • riflessioni
    • Gallery
  • Your Stories
  • News
  • Support the project
  • T.AIM
    • Artists
    • line up
    • T:AIM Workshop
  • Contacts