Faccio la treatment practitioner per una charity che si occupa di trattare il gioco d'azzardo patologico.
Tra le modalità di sessione per i nostri clienti ci sono anche quella telefonica ed on-line, oltre che ovviamente quella face to face. Poche persone al lavoro hanno mostrato una reale consapevolezza rispetto a ciò che sta accadendo. Essendo il nostro un lavoro che può essere fatto da casa, io ed altre 3 persone abbiamo fatto presente al management che sarebbe il caso di non venire più in ufficio data la situazione, e fare presente ai clienti che, per motivi di sicurezza, offriremo la possibilità di continuare il trattamento online o al telefono. La nostra compagnia, così come molti membri dello staff, non stanno assolutamente prendendo la situazione con la dovuta serietà. Quando ho fatto presente ad un gruppo di miei colleghi inglesi che non basta pensare a quante possibilità avremmo noi giovani ed in salute di sopravvivere, quanto al fatto che bisogna stare a casa a prescindere per evitare di trasmettere il virus a nostra insaputa, ed essere di fatto, metaforicamente parlando, delle "armi biologiche umane", mi hanno riso in faccia. Dopo il discorso di Johnson mi sento molto più smarrita. Stiamo cercando di superare una tempesta senza nessun pilota o capitano a darci forza, senza nessuna certezza su quando tutto questo sarà finito anche qui e potremmo andare a riabbracciare i nostri cari senza alcun rischio. Il mio partner e convivente lavora in hotel e hanno dovuto mandare via molti membri dello staff visto che hanno letteralmente due stanze prenotate e c'è il rischio che lui lavori molto poco e che finisca tutti i risparmi in due mesi se le cose non dovessero migliorare presto. Qui non si sono fermati gli affitti o le bollette. La vita va avanti mentre molti restano indietro.
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August 2019
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